MARILYN O DELLA MATERIA DI CUI SONO FATTI I SOGNI. Testo di Gabriele Cardini
Quattro personaggi, quattro storie di persone segnate dall'esistenza di Marilyn: è tramite le loro parole che ascolterermo la storia unica di una vita irripetibile, catalizzatrice dei desideri di un'intera epoca e, nel contempo, assisteremo a quanto il sogno che Marilyn è stato per loro li abbia cambiati, sconvolti, trasformati, sconfitti: Marilyn è il sogni e tutti i sogni hanno il loro lato oscuro.
IL VOLTO DI MEDUSA. Testo inedito di Gabriele Cardini
16 Ottobre 1917: fucilata il giorno prima Mata Hari a Parigi e a a pochi giorni da quella che sarà la disfatta di Caporetto tre tenenti sono convocati dal proprio colonnello in un'inchiesta segreta sul fallimento di una missione di spionaggio. Nessuno però, può realmente raccontare la verità di quanto accaduto. L'indagine si alterna con le confessioni, al limite dell'espressionistico, dei sentimenti, le colpe, i fatti orribili occorsi durante la guerra, le paure, le arroganze degli uomini coinvolti ai quali si aggiunge la figura dell'attendente del colonnello, figura misteriosamente pura e innocente rispetto all'impazzimento generale prodotto dal conflitto. Ma la guerra è una lente che svela impietosamente le miserie umane e non lascia altro che una gelida sensazione di insoddisfazione e impotenza, di amara, amarissima ingiustizia.
LA FONTE E' KAFKA. Testo di Gabriele Cardini
Un uomo non riesce ad essere ammesso al luogo in cui è stato convocato: è la situazione kafkiana per eccellenza quella da cui inizia questo atto unico. Il protagonista si trova immerso in un ambiente ostile e incomprensibile dove si susseguiranno altri incontri tra il grottesco e l'assurdo, sempre a un passo da una soluzione positiva e felice che non si riesce mai a cogliere.
MATA HARI: UNA FANTASIA. Testo inedito di Gabriele Cardini
Avvolta da misteri ed enigmi, la vita e la morte di Mata Hari hanno una sola esigenza: quella di mantenere tale enigmaticità e misteriosità. Ogni tentativo di fare chiarezza è vano: la baiadera che giunse quasi trentenne a Parigi ha già alle spalle una vita tormentata che pare però sublimarsi in quella danza che avvicina qualcosa che in Occidente si preferisce tenere separato: il sacro e l'erotismo. Ma l'Occidente è il tramonto di ogni istanza orientale e ben presto per lei rimane solo l'aura di famosa cortigiana prima e di spia poi: ma al soldo di chi? Dei tedeschi, per cui, scoperta, verrà fucilata dai francesi? O dei francesi stessi, i quali, indotti dalla trappola tedesca, la eliminano innocente? A raccontare la vita di Mata Hari, pochi anni dopo la sua morte, una misteriosa donna, ora sodale dell'antica accompagnatrice olandese danzatrice dalle mille e contraddittorie biografie; a interrogarla, una donna che ha, forse, una inutile vendetta da compiere: ma chi sta raccontando? Chi è quella donna che sembra interpretare Mata Hari? Il racconto insegue una doppia, paradossale fedeltà: quella alla cronaca e quella alla leggenda: la verità, pur dichiarata, rimane confinata nella sola realtà; l'invincibile mito di Mata Hari però genera fantasie e impossibili soluzioni che vogliono comunque affacciarsi sulla scena: per suggerirle, basterà anche solo un nome.
VENEZIA CADE: UNA STORIA DI FANTASMI. Testo inedito di Gabriele Cardini
Cade, Venezia: cade nella vendetta, nella superbia, nella cupidigia. Cade nei complotti, negli intrighi, nelle trame segrete di chi vuole tutto e tutto è disposto ad osare: cosa nascondeva una festa di Carnevale? Cosa ha fatto crollare quell'enorme castello di congetture e ipotesi, di minacce sussurrate e speranze nascoste? Nel racconto di quanto accaduto, si assiste così alla costruzione e distruzione di un piano che sembrava perfetto: ma di chi sono le mani che l'hanno innalzato? Quali quelle che l'hanno fatto precipitare? Tornano i personaggi che solo qualche anno prima avevano manipolato una festa innocente di una ragazza a loro vantaggio: e questa volta ciascuno dovrà affrontare il suo inevitabile destino.